Crediamo che ad Albino sia possibile la formazione di una lista civica fuori dagli schieramenti politici di parte, per andare alla ricerca del bene per il nostro territorio e che trovi coesione dall’amore per le nostre comunità e paesi: Abbazia, Albino, Bondo Petello, Casale, Comenduno, Desenzano, Dossello, Fiobbio e Vall’Alta.
Non sono poche le persone che in questi anni avrebbero voluto impegnarsi a favore del nostro Comune, ma non lo hanno fatto perché non gradivano schierarsi in un modello facente riferimento a realtà politiche nazionali. Il tempo che stiamo vivendo è post ideologico e la nostra proposta è di porci fuori da dinamiche politiche di parte. Non ci identifichiamo né con la destra, né con la sinistra e neppure con il centro. Come simpatica provocazione, piuttosto che di “destra” o di “sinistra”, nel nostro piccolo potremmo immaginarci, cambiando prospettiva, di “basso alto”: “basso” come la terra su cui siamo appoggiati e dove viviamo, per occuparci delle difficoltà e opportunità quotidiane, ma con i piedi ben piantati per terra; “alto” come il cielo per riuscire a guardare il domani e fare la nostra parte per preparare un futuro migliore e sostenibile per le nuove generazioni.
Alla base di questo metterci in gioco dovrà esserci il rispetto per ogni persona e dell’ambiente in cui viviamo. Non sempre media e rappresentanti delle istituzione in questo sono buoni maestri, il nostro operare dovrà considerare come fondamentale il rispetto e l’ascolto attivo di ognuno. Al giudizio, o peggio ancora al pregiudizio, ci auguriamo di sostituire l’empatia, cioè il cercare di mettersi nei panni dell’altro per capirne il bisogno.
Due ponti albinesi, stilizzati. Ponti che superano ostacoli e uniscono territori, la sponda destra e la sponda sinistra del Serio. Un ponte antico e uno moderno, la nostra storia e dove stiamo andando per costruire un futuro che prende linfa dalle nostre radici.
Siamo noi, gli abitanti tutti delle terre di Albino e non solo, ognuno comune e ognuno con la sua unicità: “Gente” con la “G” maiuscola perché ogni singola persona è preziosa; “comune” con la “c” minuscola perché l’istituzione non è il centro ma è il mezzo per servire la Gente.
Non cerchiamo voti e consenso a tutti i costi, questa è solo una proposta che ci sentiamo di prospettare a tutti i cittadini: mettersi liberamente in gioco a servizio di un progetto civico dal basso o semplicemente dare fiducia all’idea. Quindi nessuna promessa se non dell’impegno.
C’è il mondo dietro a questo titolo, eccone alcuni: la manutenzione attenta dell’ordinario; la necessità di non occupare altro suolo con nuove edificazioni; il favorire il recupero del patrimonio immobiliare abbandonato; l’attenzione alla cura e al decoro degli spazi pubblici; il maggiore coinvolgimento delle associazioni del territorio; l’attenzione ai più fragili; la valorizzazione dei beni culturali e ambientali; un maggiore coinvolgimento delle scuole in attività di formazione civica…
Il bene, come il male, può trovare casa ovunque e non vogliamo demonizzare i movimenti politici tradizionali che nella vita di tutti hanno compiti e responsabilità importanti. Ci piacerebbe fare emergere il bene che abita ogni cuore e impegnarci per trovare sintesi a esperienze e sensibilità diverse. In questo caso mettersi in gioco non vuol dire andare contro qualcun altro ma guardarsi dentro, confrontarsi, cogliere uno spunto, un’idea, una pensata geniale… da chiunque e senza pregiudizi.